Il Referendum Costituzionale sul web
Dopo svariati mesi di campagna elettorale ci siamo lasciati il Referendum Costituzionale alle spalle. Senza entrare nel merito del voto, è interessante analizzare i dati che sono stati prodotti attraverso i social media e il web in generale.
Come riporta Blogmeter, azienda leader in Italia nella social media intelligence, nel periodo che va dal 24 settembre al 1 dicembre gli utenti italiani dei social network hanno pubblicato 4 milioni di messaggi sul tema. In totale si sono espressi 800 mila utenti, che hanno generato 25 milioni di interazioni e 335 milioni di visualizzazioni uniche. Il mese “più caldo” da questo punto di vista, e non poteva essere altrimenti, è novembre che ha segnato un aumento delle conversazioni del 75% e ha fatto registrare il 140% di interazioni in più rispetto a ottobre.
La piattaforma che ha prodotto la maggior parte dei messaggi è Twitter con il 54%, segue Facebook con il 36%. Se si analizzano le interazioni tra gli utenti si scopre invece che addirittura il 75% di esse è avvenuto su Facebook.
Grazie all’analisi semantica dei Big Data fatta da Blogmeter sono state individuate le opinioni espresse dagli italiani in più di 1,8 milioni di messaggi. Il dato curioso, che dimostra la precisione di queste analisi vedendo l’esito del Referendum, è che il 60% degli utenti ha pubblicato commenti favorevoli al “No” mentre il 40% lo ha fatto per il Sì”.
I termini più utilizzati dai sostenitori del “No” sono stati “#IoVotoNo”, “votare” e “Renzi” mentre quelli più usati dai favorevoli al “Sì” sono stati “#bastaunsì”, “votare” e “vincere”. I concetti espressi più spesso dagli utenti contrari alla riforma costituzionale riguardano l’occasione di mandare a casa il governo Renzi e l’immunità parlamentare dei consiglieri regionali, quelli degli utenti favorevoli alla riforma si sono concentrati invece sulla riduzione dei costi della politica e i benefici derivanti l’abolizione del bicameralismo perfetto.
Analizzando il trend delle ricerche sul tema generico “Referendum Costituzionale” sono emersi 450.936 utilizzi in tutte le declinazioni nella settimana che va dal 28 novembre al 5 dicembre.
Nella Wordcloud di Twitter troviamo i termini, gli utenti e gli hashtag più utilizzati.
Nel periodo temporale che va dal 18 novembre al 5 dicembre Twitter Italia ha analizzato il flusso dei due hashtag principali. #IoVotoNo è stato utilizzato 411200 volte, mentre #IoVotoSì è stato twittato 100505 volte.
Molto interessante il grafico che mostra il trend del Buzz dal quale si può notare come su un totale di 514164 interazioni nel periodo che va dal 18 novembre al 5 dicembre l’80.45% era per il “No” mentre il 19.55% per il “Sì”. Una sproporzione gigantesca se sebbene riguardi un periodo piuttosto limitato di tempo.
Per quello che riguarda le analisi delle interazioni del giorno del Referendum su 39.873 tweet totali, quelli a favore del “No” sono stati 27.879 mentre quelli a favore del “Sì” 8774. In termini di percentuali siamo circa al 70-30.
Il Referendum Costituzionale è stata l’ulteriore prova del successo dei video su Facebook. Quello della manifestazione del Movimento 5 Stelle a Roma ha avuto 2.4 milioni di visualizzazioni mentre lo spot “Si riparte” pubblicato da Matteo Renzi ha ottenuto 2 milioni di visualizzazioni.
È difficile capire se sia arrivato il momento di svolta per la previsione delle elezioni attraverso i flussi di commenti sui social, quello che si può dire con certezza è che sono emersi dati indicativi in merito.
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