La friulana Nutella
Non è la prima volta che un’azienda decide per la propria promozione di intervenire direttamente sulla personalizzazione dell’etichetta dei suoi prodotti per catturare l’attenzione dei consumatori tentando, con questa strategia marketing, di aumentare le vendite. Il precursore di questa “tendenza” è stata già diversi anni fa la nota bibita gassata americana quando nel 2013 aveva deciso di modificare la sua riconoscibilissima veste grafica per accogliere al suo interno lasciar nomi e soprannomi popolari.
L’iniziativa denominata «Condividi una Coca-Cola», come aveva spiegato Fabrizio Nucifora, direttore Marketing di Coca-Cola Italia nasceva dal desiderio di essere sempre più vicini al nostro pubblico e diventare, sempre più, la bevanda di tutti.
Nel corso di questa strategia marketing, che ha coinvolto non solo il nostro Paese, sono state immesse sul mercato circa due milioni di bottiglie di Coca-Cola personalizzate e non sono mancate situazioni davvero particolari come il caso di Alyssa Lescalleet che, insieme a suo marito Shane, hanno cercato le bottigliette con i loro nomi per tutta l’estate girando in lungo e in largo l’intero stato dell’Ohio prima di riuscire a trovare quelle con i loro nomi che ora sono custodite gelosamente in soggiorno accanto alla loro foto di matrimonio.
La scelta strategica di Coca Cola ha dato buoni frutti facendo registrare un aumento nelle vendite del due per cento, invertendo una tendenza al ribasso che durava da nove anni.
Risultati che non sono passati inosservati ad altre grosse aziende che hanno quindi deciso a loro volta di intraprendere lo stesso percorso marketing. La Nutella infatti, a distanza di pochi mesi, è uscita sul mercato con la nuova etichetta personalizzata con molti nomi propri di persona. La promozione che ha trovato molto spazio sui social network è stata veicolata con lo slogan “Nutella sei tu”.
https://www.youtube.com/watch?v=Qwv-nPpAR6E
A distanza di alcuni anni il brand della Ferrero ci riprova abbandonando la logica dei nomi e proponendo sugli scaffali il suo packaging caratterizzato e personalizzato con 135 espressioni dialettali italiane. Le etichette con i nuovi slogan, selezionati da un gruppo di esperti linguisti e raggruppate in 16 aree differenti, sono già state ribattezzate simpaticamente le Dialettiche. Daje, figo neh, jamme jà sono solo alcuni dei modi di dire che da pochissimi giorni accompagneranno le colazioni e le merende di moltissimi italiani e per fortuna non mancano quelli dedicati al Friuli e al friulano.
Bundì: “buongiorno”
Dai po!: “forza” – “dai!”, espressione incoraggiante;
Sù mo!: come sopra;
Biel et bon: “bello e buono”;
Ninìn: “carino” – “grazioso”;
Figòt: “coccolo”, detto di ciò che si fa coccolare, vezzeggiare, carezzare, che ispira tenerezza e affetto;
Ce maravee!: “che meraviglia!”;
Pulît: “come si deve”;
Une robone: espressione che si riferisce a una cosa bella, attraente, una gran cosa.
Un’altra iniziativa marketing di Nutella destinata a diventare di successo grazie al forte impulso dato dalla vitalità e dai social network. A supporto della comunicazione è attiva anche un’area del sito aziendale dalla quale è possibile richiedere una versione personalizzata dell’etichetta da condividere sui social, vedere tutte le pagine tradotte nel proprio dialetto e scaricare l’interessante Manuale Linguistico dell’Entusiasmo.
Il progetto ha diviso l’Italia in 16 differenti aree linguistiche e selezionato 135 espressioni dialettali, diventate tutte etichette da applicare al vasetto di Nutella.
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