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Il social network Instagram piace e a dirlo non sono io ma i numeri:  700 milioni di utenti attivi al mese, l’80% dei quali vive al di fuori degli Stati Uniti. Praticamente un’intera nazione. I dati arrivano dallo stesso co-fondatore della piattaforma, Mike Krieger. La community italiana di Instagram può contare su 14 milioni di utenti attivi: un successo incredibile di questo social network che lo scorso anno contava “solo” 9 milioni di seguaci. Nel mondo ogni giorno sono 400 milioni le persone che accedono alla piattaforma. Dati importanti da soli possono rispondere alla domanda “Perché Instagram è importante per le aziende”.

Chi sono gli instagramers italiani?
Gli italiani che utilizzano Instagram  sono leggermente in maggioranza donne (51%). Il 55% degli utenti ha meno di 35 anni, mentre su Facebook registriamo un invecchiamento degli utenti. Il 25% degli instagramers ha un’età tra i 19 e i 24 anni, il 10% non è maggiorenne, il 17% ha un’età tra i 25 e i 29 anni così come la fascia 36-45. Gli ultra 56enni rappresentano il 6%

Età instagramers italiani

Quali sono le ragioni del successo di Instagram?
Molti sono gli aspetti che stanno determinando il successo di Instagram. Ecco i principali:
– è semplice: scatti, se lo desideri aggiungi un filtro, e pubblichi.  Ogni giorno vengono condivise 60 milioni di fotografie;
– è social e lo dimostrano i 1.6 miliardi di cuoricini (like) ogni 24 ore;
– è mobile: questo permette di utilizzare la fotocamera in dotazione agli smartphone immediatamente per scattare e pubblicare le proprie foto;
– è gratis;
– è creativo: permette attraverso i vari filtri e sistemi di photo-editing integrati di modificare e personalizzare una fotografia appena scattata;
– è immagine: con gli altri social network è tutto diverso, con Twitter devi limitarti nel numero di lettere da utilizzare, con Facebook pubblichi status. Instagram è i”semplicemente” una fotografia che non ha necessariamente bisogno d’altro.

È facile quindi comprendere perchè Instagram è importante per le aziende. Instagram per i brand è infatti una grande opportunità ed i dati lo dimostrano: a oggi l’86% dei top brands mondiali ha un account Instagram (il dato è raddoppiato dal 2012).

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Engagement. Dal 2011 a oggi i brand attivi su Instagram hanno si aumentato la frequenza di pubblicazione dei loro contenuti ma hanno dato sempre più importanza alle strategie di coinvolgimento. Inoltre è aumentato anche il pubblico ed è diventato più ricettivo nei confronti degli account social dei grandi marchi e lo dimostra il numero di commenti e like che è 12 volte di più rispetto al 2011.
Aspetto che non mi aspettavo riguarda i video pubblicati su Instagram: i video ricevono un numero minore di like e commenti rispetto alle foto (fonte), il dato “visualizzazioni” riporta comunque numeri molto elevati, rispetto all’engagement medio del profilo.

Consiglio: pubblica i tuoi contenuti con una cadenza regolare con alla base una strategia editoriale. 

Velocità (e qualità). Forse non sai che le interazioni avvengono nelle prime 5 ore dal momento della pubblicazione del contenuto poi si esauriscono. Unica eccezione la fanno i contenuti di qualità che sopravvivono nel tempo. Ci sono alcuni post di qualità in grado di guadagnare  il 10% delle interazioni anche dopo 13 giorni.

Consiglio: i contenuti di qualità premiano sempre è quindi importante investire le tue energie su questi. Un post di qualità può scomparire dal newsfeed del tuo pubblico ma può ricomparire nella sezione “Esplora”).

I brand più attivi. Per i brand Instagram rappresenta un vero parco giochi dove divertirsi e sbizzarrirsi. I brand che stanno sperimentando di più su questo social network sono quelli che operano nel settore Media mente la categoria automotive è quella più rappresentata.

Consiglio: per i brand Instagram è il social giusto per far emergere il lato estetico ed emozionale dei propri prodotti e servizi.
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Didascalie brevi. I dati che riguardano i post di Instagram indicano in 138 caratteri (hashtag inclusi) la lunghezza media delle descrizioni che accompagnano un’immagine. Praticamente l’equivalente di un tweet. Non è però emersa nessuna correlazione tra tra la lunghezza della frase e l’engagement del post.

Consiglio: una buona norma è quella di inserire una didascalia con il minimo indispensabile. Ma non spaventarti se hai cose interessanti da raccontare (contenuti di qualità) fallo pure. La regola che per me vale sempre è mantenere il giusto equilibrio tra immagine e testo, l’uno non deve prevalere sull’altro e viceversa.

@Mention. Quello che sappiamo è che il 56% dei post con mention di altre persone o brand sono più coinvolgenti. Solo un terzo dei brand su Instagram al momento include almeno una mention nei post.

#Hashtag. Sai quanti tag possono essere utilizzati su Instagram? Al massimo 30 anche se la maggior parte dei brand (88%) ne include solo uno. I post che utilizzano più di 11 hashtag hanno circa l’80% di interazioni (per mille follower); con 10 hashtag si raggiunge circa il 22% mentre due hasgtag sono in grado di far salire le interazioni al 41%.

Consiglio: per i brand gli hashtag sono importanti per farsi trovare in modo organico da un pubblico già targettizzato

Geo-Tag. Un altro elemento che raggiungere nuovi clienti è la localizzazione. I post su Instagram che riportano un geo-tag ricevono quasi l’80% in più delle interazioni.

Consiglio: sono ancora pochi i brand che utilizzato questa possibilità quindi l’efficacia è ancora maggiore.

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Alcuni informazioni utili alla tua azienda che vuole promuoversi con Instagram.
– Dallo studio dei profili di 55 aziende è stato rilevato che i loro account condividono in media una foto e mezza al giorno
– Le aziende condividono mediamente contenuti dalle 11 alle 20 volte al mese
– A fine 2014, il 73% delle aziende pubblicava almeno una foto o un video a settimana con un amento del 35% rispetto al 2012
– Il lunedì e il giovedì sono le giornate migliori per pubblicare contenuti ma non nella fascia oraria dalle 3 alle 4 del pomeriggio
– Instagram è ancora il social network cola maggior engagement di tutti. L’engagement rate medio, infatti, è del 4.3%, ciò significa che un brand per avere 100 like o commenti sui propri post dovrebbe avere circa 2.300 follower.
– Tramite le sponsorizzazione a pagamento su Instagram un brand in soli 4 giorni può guadagnare fino a 36 volte il numero di follower che mediamente guadagnava nello stesso periodo con un aumento di followers del 18%.

Nelle immagini alcuni piani editoriale Instagram di alcune aziende con le quali ho avuto il piacere di collaborare

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