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chatbot

Per molti il nome chatbot sarà una novità quindi inizio spiegandoti cos’è un chatbot. I chatbot sono dei programmi che rispondono in maniera automatica alle richieste degli utenti cercando di sostenere una conversazione tra robot e uomo. I primi passi di questa tecnologia la puoi trovare nelle chat di alcuni siti e sono utilizzate per offrire assistenza all’utente o su Messanger di Facebook tra i primi ad utilizzare questi software. È stato lo stesso Mark Zuckerberg ad aprile a presentare le opportunità dei suoi chatbot: dal fissare un incontro a dare notizie sul meteo, all’aiutare l’utente a comprarsi un paio di scarpe.

Come sono nati i chatbot?
Quando te lo dirò non ci crederai ma i chatbot esistono da moltissimo tempo, c’è chi li fa risalire al brillante matematico Alan Turin negli anni cinquanta. Io però mi ricordo benissimo di Clippy, la graffetat animata di Microsoft Office che accorreva in mio aiuto quando ero in difficoltà proponendomi suggerimenti spesso non richiesti 🙂 Era la fine degli anni Novanta e Clippy era uno dei primi tentativi di bot.

Le opportunità dei chatbot?
Sempre più aziende, come la mia e la tua, comunicano utilizzando sistemi diversi di messaggistica (WhatsApp, Snapchat, Telegram…). Veniamo contattati quotidianamente tramite canali diversi, spesso una conversione inizia da una email per poi continuare su WhatsApp o Messanger rendendo  difficile tenere traccia delle richieste ed impegnando molto del nostro tempo nel rispondere agli utenti che spesso si attendono risposte immediate. So cosa stai pensando… ma anche io se avessi bisogno di ricevere qualche informazione da un’azienda su un servizio o un prodotto vorrei avere risposte celeri come immagino anche tu. So che spesso può essere noioso rispondere sempre alle stesse richieste ed è proprio qui che entrano in gioco i chatbot che possono rispondere al posto nostro facendoci risparmiare tempo prezioso.
I chatbot non si fermano qui. Pensa che tramite questi sistemi di “intelligenza artificiale” è possibile guidare un utente nella scelta e nell’acquisto di un automobile come ha già sperimentato Fiat. Grazie al suo chatbot  un utente potrà scegliere tra le migliori offerte, valutando ogni auto, prezzo e sede del concessionario  di zona: risposte tempestive in base a specifiche domande dell’utente sfruttando particolari parole chiave ed aggiornamenti in tempo reale con le ultime novità.

Un servizio di customer service automatico in grado di far risparmiare alle aziende moltissimi soldi oltre ad offrire ai propri potenziali clienti una ottima customer experience anche se ritengo fortemente che l’empatia che solo l’uomo può creare non sarà mai replicabile. Quindi chatbot si ma solo per alcuni ambiti o per determinate strategie marketing. I numeri parlano chiaro. Nel corso della conferenza F8 2017 sono stati resi noti alcuni dati: ad oggi sono oltre 100.000 i bot attivi sui social network e ogni mese i chatbot gestiscono circa 2 miliardi di messaggi.

Campi di impiego dei chatbot.
Detto questo vediamo ora insieme alcuni campi di impiego dei chatbot.
– E-commerce: sicuramente almeno per me che mi occupo di web marketing è la categoria di maggior interesse. I chatbot possono seguire l’utente fino all’acquisto finale. Esistono dei bot che scandagliano i vari siti di e-commerce alla ricerca di offerte da proporre poi agli utenti, chatbot per la spedizione delle degli articoli acquistati e quelli che fanno da personal shopping assistant. È possibile impostare dei chatbot per integrare call to action all’acquisto nelle sponsorizzate.
– Turismo: nel settore turistico i chatbot sono in grado di offrire informazioni aggiuntive, prenotare viaggi, cene ed eventi.
– Food: esiste un chatbot su Messenger di Facebook  che mediante la geolocalizzazione propone agli utenti i migliori ristoranti presenti in zona. È inoltre possibile chiedere ricette innovative, oppure, articoli in ambito gastronomico.

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