Dati dal digital marketing
Ti stai chiedendo quale ruolo sta ricoprendo il digital marketing nel panorama attuale del marketing?
Gli ultimi numeri analizzati confermano un’ulteriore crescita del digital marketing che continua a rivestire un ruolo sempre più rilevante nelle strategie marketing di diverse aziende.
Cosa dice Adobe riguardo al digital marketing?
Da una ricerca voluta dalla nota azienda di software Adobe si registra una crescita del 100% anno su anno degli accessi al web tramite dispositivi mobile mentre le connessioni da desktop vanno molto più a rilento con un un passo in avanti del 12% segnale evidente di come stiano fortemente cambiando le abitudini di fruizione di contenuti web da parte degli utenti.
E cosa dire del tasso di penetrazione sulla popolazione?
Su questo aspetto risponde Comscore Mediametrix in merito soprattutto alla popolare piattaforma di distribuzione di contenuti video YouTube. Nel corso dell’ultimo anno il 100% dei giovani inglesi con età compresa tra i 15 e i 34 anni si sono collegati almeno una volta questo sito. Un dato davvero molto significativo che riconferma l’importanza di veicolare il proprio brand tramite contenuti video. Qui alcuni video lavori dal mio portfolio.
Nulla dal più utilizzato social network Facebook sul digital marketing?
Certo che si. Le impressioni, cioè il numero di volte un annuncio web viene visualizzato dagli utenti, generate da Facebook Ads hanno fatto registrare un aumento del 10% solo nell’ultimo trimestre. Il brand Land Rover ha recentemente dichiarato che grazie al nuovo strumento di Lead Ads di Facebook, il costo medio per arrivare a creare un dialogo con un possibile cliente è calato di quattro volte.
Arriva qualche dato sul digital marketing anche da Twitter?
Twitter non registra grandi numeri di crescita a livello di utenti ma le visualizzazione dei video pubblicati muovono numeri interessanti. La stessa azienda ha comunicato che le visualizzazioni video sono aumentate del 150% solo nell’ultimo anno e il 90% di queste proviene da dispositivi mobile.
Facciamo il punto sulla pubblicità on-line analizzando alcuni dati importanti.
Una ricerca condotta da Tenderà mette in luce che il 44% degli utenti maschili e il 42% di quelli femminili utilizza, per bloccare gli spot pubblicitari on-line, programmi di ad-blocking.
Il 32% di questi utenti non utilizza solo questo espediente ma una serie di metodi per non venir raggiunti dal messaggio pubblicitario.
Perché così tanti utenti fuggono dalla pubblicità on-line?
Secondo un sondaggio curato da Buzzcity il 36% degli intervistati si lamenta dei troppi spot pubblicitari diffusi online e il 30% è infastidito dalla ripetizione ossessiva di tali spot.
C’è allora qualche strumento di promozione on-line efficace?
Come ho già affrontato in un paio di articoli su questo blog (guida al coupon marketing) dati positivi provengono dalle offerte e coupon omaggio che fanno registrare una crescita a doppia cifra. Nel 2005 la parola “sconto” è passata da un 39% a un 85% delle ricerche effettuate sui motori di ricerca (fonte Vouchercloud). Dalla stessa ricerca è emerso che un utente medio si rivolge ai motori di ricerca almeno due volte al mese a caccia di sconti e offerte. È in questo preciso istante che lo spot pubblicitario non diventa invadente ma utile.
Digital marketing è solo social marketing?
Assolutamente no. Il digital marketing, infatti, non è solo social. I motori di ricerca come Google per chi si occupa di marketing devono essere uno dei canali primari per promuovere un brand, un prodotto e/o un servizio e lo confermano i dati. Il 50% delle ricerche avviene tramite l’inserimento di quattro o più parole chiave (fonte: Ko Marketing). Questo significa che l’utente è alla ricerca di informazioni sempre più precise dimostrandosi molto sensibile.
Ricerca globale e business locale.
L’elemento chiave è rappresentato dalle ricerche localizzazione per chi vuole investire sul business online. Il 51% degli utenti è alla ricerca di risultati georeferenziati (fonte Elite Sem), mentre il 2% di chi ha effettuato una ricerca localizzata si è poi andato fisicamente in negozio (Clix Marketing). Infine il 43% di chi entra in un negozio successivamente interroga il web alla ricerca di informazioni sui prodotti che ha visionato.
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