Facebook Workplace, cos’è e come funziona
Era nell’aria da molto tempo, adesso è ufficiale a tutti gli effetti. Dopo un anno di test Facebook ha presentato Workplace, una piattaforma dedicata esclusivamente alle aziende.
L’obiettivo di Zuckerberg è quello di portare nell’ambiente lavorativo tutte quelle funzioni e dinamiche legate soprattutto alla condivisione che hanno trasformato il suo social network nel luogo più importante della vita digitale degli utenti.
Lo scopo di Facebook Workplace non è quello di sostituire Linkedin ma di dare ai professionisti e alle aziende un’alternativa ai programmi che gestiscono le mail, le conference call, la condivisione dei progetti e la messaggistica. Offrire quindi il social più famoso al mondo, con minime differenze di interfaccia, ma funzionalità professionali.
È proprio questo, nella testa di chi lo ha pensato, il punto di forza di Facebook Workplace. Tutte le altre piattaforme (Slack o Yammer le più utilizzate) sono sconosciute agli utenti, quindi portano a una necessaria perdita di tempo prima di iniziare a conoscerle mentre Facebook Workplace ha il vantaggio di essere qualcosa le cui dinamiche si conoscono.
Ovviamente non si tratta di un servizio gratuito: si va dai 3$ al mese per utente per le aziende con meno di 1000 dipendenti a 1$ al mese per singolo utente per le mega aziende con più di 10.000 dipendenti. La fascia intermedia invece costa 2$ a utente.
Tra le aziende che hanno immediatamente optato per questa nuova piattaforma di casa Facebook troviamo Booking, Danone, Columbia Sportswear ma anche l’agenzia governativa per lo sviluppo tecnologico di Singapore e altre ancora. Un migliaio in totale per ora.
Ma come funziona Facebook Workspace?
Se hai un’attività o un’azienda ti basterà creare il tuo spazio di lavoro e invitare i tuoi dipendenti e collaboratori che per accedere dovranno avere un profilo Facebook. Nello spazio di lavoro condiviso ogni utente avrà a disposizione una serie di “spazi” e funzionalità per la gestione lavorativa e la comunicazione online. Potrà, ad esempio, accedere alla stanza per i Live, quella per le Work Chat, quella per i singoli gruppi aziendali e diverse feature per poter interagire come le reactions, la traduzione automatica, il trending post, i filtri di ricerca e gli eventi di interesse. Come ho già evidenziato sopra il vantaggio maggiore sarà dato sicuramente dalla facilità d’uso dell’interfaccia e delle dinamiche già familiari a chi da anni utilizza quotidianamente Facebook.
Siamo pronti a scommettere che Workplace sarà l’ennesimo successo di Zuckerberg, del resto l’idea di debellare alcuni mali che affliggono le imprese come le inutili riunioni o le eccessive mail tra dipendenti non può che rivelarsi un’idea vincente.
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