Google, https e siti non raggiungibili… ci siamo
La connessione non è in modalità privata. Il sito potrebbe assumere l’identità di “www.nomedominio.com” per sottrarre le tue informazioni personali o finanziarie. Torna alla pagina precedente. Questo il messaggio con cui Google mette in guardia i visitatori di un sito che non utilizza il certificato https. Incoraggiante vero?
Continueresti nella navigazione di un sito internet che ti accoglie con un messaggio di allerta come questo?
Io ci penserei su non una ma cento volte prima di proseguire la navigazione nonostante conosca bene il senso di questo messaggio ma sono certo che la maggior parte degli utenti chiuderebbe la pagina del tuo sito internet senza proseguire oltre, cercando un’alternativa.
Che cos’è l’https?
A questa domanda ho già dato risposta nell’articolo”Google, il certificato https e il posizionamento”. Se desideri approfondire questo argomento ti invito a leggere l’articolo che puoi trovare qui. L’https (Hypertext Transfer Protocol Secure) è un protocollo che garantisce la sicurezza nello scambio dei dati tra i vari server. Il protocollo https quindi garantisce la sicurezza e la riservatezza dei nostri dati.
Come riconoscere un sito sicuro?
È molto semplice. Ti basterà verificare la presenza della “s” finale alla sigla “http” che anticipa ogni indirizzo web. La “s” finale indica che il server che ospita il sito, utilizza il sistema SSL (Secure Sockets Layer), riconoscibile anche dall’icona di un lucchetto, che ha il compito di criptatare i dati in entrata e in uscita attraverso un algoritmo matematico rendendoli praticamente indecifrabili.
Cosa sta accadendo ai siti internet in questi giorni?
Google aveva annunciato che dal 2017 i siti ritenuti non sicuri sarebbero stati segnalati all’utente. La scorsa settimana ho ricevuto la telefonata di un mio cliente/amico che mi segnalava che da qualche giorno collegandosi al suo sito internet sia da safari che da chrome compariva uno strano messaggio di allerta. Mi sono subito adoperato per verificare la questione e ti riporto sotto l’immagine che appariva collegandosi al dominio del sito.
Mi sono trovato così mio malgrado davanti al mio primo caso di segnalazione da parte di Google di un sito sconsigliato dal famoso ed utilizzassimo motore di ricerca perché non sicuro in quanto i dati personali come codici, password e dati bancari potrebbero essere a rischio intercettazione. Fortunatamente conosco il problema e la soluzione essendo il mio sito passato su server sicuro con relativo certificato https già da diversi mesi.
Come risolvere il problema del protocollo https ed eliminare il dannoso avviso di Google?
Fortunatamente, nonostante ho già sentito parecchi “consulenti marketing” che affermano il contrario, non è una procedura difficile né onerosa. Si tratta di acquistare un certificato SSL per il tuo sito internet (il mio servizio hosting lo comprende nel prezzo del servizio), sulle 15€ anno, e procedere con la modifica ai link del sito non prima di aver fatto una copia di backup di tutti i dati. Questa procedura potrebbe richiedere dalle 8 alle 14 ore di intervento a seconda dei casi e della piattaforma di sviluppo del sito che sia WordPress, Magento, Joomla, …
Tecnicamente nulla di straordinariamente difficile. Ti invito comunque a rivolgerti a un professionista in quanto il passaggio da http a https potrebbe essere un danno non da poco per il posizionamento del tuo sito internet. Se, infatti, come mi auguro, il tuo sito è posizionato questo passaggio va fatto con molta cura ed attenzione. Se ti interessa approfondire questo argomento contattami pure.
Che danno può arrecare al tuo sito e alla tua azienda?
Avere un sito internet, o un e-commerce senza il protocollo https porta un danno incalcolabile al tuo sito internet in termini di:
– visite
– reputazione del marchio
– posizionamento
Prova ad immaginare la situazione. Come ti comporteresti tu se digitando l’indirizzo web www.nome-tua-azienda.com e ti trovassi di fronte al messaggio di allerta che abbiamo visto prima invece della tua bella homepage? Continueresti nella navigazione? Acquisteresti on-line da un sito dopo questo messaggio? Ti fideresti a lasciare anche una semplice email per registrarti alla newsletter? Io francamente non credo. Non adottando il protocollo richiesto da Google ti potresti trovare di fronte ad un crollo nelle visite al tuo sito internet.
Dal momento che il tuo sito internet aziendale, nolente o volente, è l’immagine della tuo business essere legati ad un simile messaggio di allerta non è un aspetto positivo.
Non è una notizia sicura (non ho trovato alcun riscontro sulla documentazione di Google) ma sembrerebbe che i siti ritenuti non sicuri verranno penalizzandoli a livello di posizionamento. Anche questo sarebbe un bel danno per il tuo business. Perché correre il rischio anche di fronte ad una notizia non certa?
Io sono passato al certificato https sul mio sito per salvaguardare tutti i tre aspetti che ti ho appena elencato. Se anche tu desideri non correre rischi sul mercato on-line, e sai quanto vale, passa al certificato SSL. Se vuoi possiamo valutare insieme come fare.
Leave a comment
Devi essere connesso per inviare un commento.