Un tuffo in aprile con i pesci dei brand
Il “Pesce d’aprile” è una divertente – per chi la fa 😉 – occasione per portare a segno scherzi originali nella sola giornata del 1° aprile. Una tradizione che risale al 1564, quando re Carlo IX decise di adottare il calendario gregoriano. Prima di allora, in Francia, era usanza celebrare il capodanno tra il 25 marzo e il 1° aprile, scambiandosi doni ed organizzando banchetti. Alcuni sudditi, affezionati alle vecchie tradizioni, dimostrarono immediatamente la loro disapprovazione di fronte a questa imposizione, continuando a festeggiare il primo giorno dell’anno come da abitudine. Per questa loro presa di posizione diventarono presto vittime di scherzi e prese in giro. In occasione del 1° aprile, infatti, ricevevano regali burla o inviti a feste fantasma ed ignari “abboccavano” facilmente, come pesci all’amo: da qui il nome della festa.
Negli ultimi anni la giornata del 1° aprile è attesa con impazienza anche dai brand, desiderosi di dimostrare ai consumatori la propria creatività. Una strategia che ha l’obiettivo di sorprendere e far parlare di sé creando viralità intorno al brand, al prodotto o al servizio.
Ecco i 5 pesci d’aprile che più hanno divertito i consumatori negli ultimi anni:
1) Google Maps e la passione per i videogiochi vintage
Nel 2015 su Google Maps, oltre a poter consultare la mappa tradizionale del globo, attraverso l’introduzione di una nuova icona c’era la possibilità di essere catapultato nel videogioco vintage “Pac-Man”: con un click si poteva percorrere le strade delle città giocando con la famosa pallina gialla onnivora alla ricerca di puntini da inghiottire.
Anche l’anno scorso, data la forte richiesta degli utenti di reintrodurre il gioco, il gioco è stato riproposto in occasione del 1° aprile; questa volta però in chiave femminile.
Ma Pac-man non è l’unico gioco vintage a cui Google ha impresto le sue mappe: in occasione del pesce d’aprile del 2014, consultando la cartina era possibile andare a caccia di Pokémon. Persino l’avatar di Google Maps, Pegman, era stato personalizzato: durante l’evento, infatti, era vestito come il Professor Oak.
2) Amazon e il suo ritorno al passato
Anche Amazon ha puntato sull’effetto nostalgia nel 2015, riproponendo nel proprio sito un layout grafico risalente al 1999 .
Un tuffo nel passato ad opera di un bel pesce d’aprile!
3) Coca-Cola in una nuova variante
Coca-Cola l’anno scorso ha simulato il lancio di una ulteriore variante della sua famosa bevanda gassata. La nuova ricetta prevedeva uno strano ingrediente, l’elio: pur mantenendo il gusto classico della Coca-Cola, una volta consumata la bevanda, la voce del cliente avrebbe assunto un tono timbrico completamente nuovo.
4) Ceres e la sua social media bufala
Ceres, il marchio danese che produce birra, è conosciuto e apprezzato in Italia per la Strong Ale: una birra a bassa fermentazione piuttosto forte.
Per il suo pesce d’aprile del 2014 si è preso d’anticipo per ribadire la sua identità e celebrare il legame con gli appassionati. Una decina di giorni prima del 1° aprile, infatti, ha preannunciato il lancio di un nuovo prodotto, la Soft Ale: una birra leggera, kitsch, rosa fatta con lampone e zenzero.
Questo lo spot messo online:
Modaiola e frivola, la nuova bevanda si è presentata come l’anti-Ceres per eccellenza.
Ma il marchio ha voluto spingersi oltre: per promuovere la nuova birra, ha voluto testare anche la natura partecipativa di Facebook. Sul social network, infatti, aveva messo a disposizione uno strumento che permettesse di pubblicare un messaggio personalizzabile di benvenuto alla Soft Ale.
I fan della Ceres Strong Ale, forti sostenitori di una birra audace e mascolina, non hanno esitato ad esprimere pubblicamente il loro disappunto per la produzione di questo nuovo prodotto, inserendo commenti molto accesi e poco moderati.
Il sito creato per il lancio del prodotto, però, era dotato di conto alla rovescia, il quale mostrava le ore restanti per poter acquistare il prodotto e scoprire “l’esperienza più morbida di sempre”: con un veloce calcolo si poteva intuire che sarebbe scaduto esattamente il 1° aprile.
E così, una volta esaurito il tempo, Ceres ha caricato sulla sua pagina Facebook un nuovo video: una parodia del precedente, in cui il brand confessa il proprio pesce:
Come si può intuire, questa non è stata una semplice campagna volta a divertire. Gli utenti, esprimendo pubblicamente il loro disgusto per la nuova bevanda, hanno celebrato la loro affezione per Ceres Strong Ale.
Un fallimento premeditato e progettato quindi per far esprimere apertamente la propria devozione alla Ceres Strong Ale originale.
5) Honda nel mare dei pesci
Anche Honda si mette in gioco con proposte simpatiche per intrattenere e divertire il pubblico. E lo scorso anno lo ha fatto con due spot che annunciavano l’introduzione di nuove funzionalità nelle sue auto.
Il primo pesce si chiama Emoji Horn, un clacson con un sistema integrato di comunicazione veicolo-veicolo e veicolo-uomo per il guidatore moderno. Grazie ai pulsanti sul volante, è possibile comunicare il proprio stato d’animo senza il bisogno di usare la propria voce.
Ecco lo spot:
Il secondo pesce, invece, si chiama H-swipe, una nuovissima applicazione per incontri in auto per guidare insieme al passeggero perfetto.
Con l’aiuto dei tergicristalli del parabrezza, i conducenti possono trovare il perfetto compagno di viaggio, valutando le proposte suggerite dall’app. Inoltre, con tecnologia di geolocalizzazione si può individuare il candidato potenziale più vicino.
Aprile è in arrivo e ho voluto mostrarti questi pesci per metterti in guardia.
Fai attenzione quindi agli scherzi… in agguato!
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