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smile to pay

Una notizia di marketing che mi ha subito incuriosito. I termini “sorridere” e “pagare” sono difficili da accostare. Chi è felice quando si tratta di pagare qualcosa? Molto difficile che accade vero? Ed invece il colosso cinese di vendita on-line Alibaba è riuscito in questo intento. Nella catena cinese di fast-food KFC è possibile, infatti, pagare senza mettere mano al portafoglio ma con un sorriso grazie al riconoscimento facciale in 3D. In realtà nessuno ti regala nulla, neppure Alibaba, ma complimenti comunque ai “mad men” del marketing per l’idea.

Com’è possibile pagare con un sorriso?
Il funzionamento è semplice. Immaginiamo di entrare in qualsiasi negozio a Udine e di voler fare un acquisto: un caffè, una nuova tshirt o il biglietto del cinema poco importa. Ci avviciniamo al totem predisposto per il pagamento e sfoggiamo il nostro sorriso migliore. La piccola telecamera posta sopra alla postazione riconosce il volto sorridente e ti chiederà di inserire, tramite il monitor touch screen, il tuo numero di telefono (sul quale riceverai un codice di verifica) e attendere la transazione. Quindi nessun regalo ma semplicemente un nuovo sistema di riconoscimento al posto della classica password da ricordare. Per poter utilizzare il sistema smile to pay di Alibaba è necessaria la pre-registrazione al servizio di pagamento di Alibaba, Alipay.

smile to pay

Il riconoscimento facciale.
Il sistema di riconoscimento facciale utilizzato da Alibaba per lo smile to pay non è una novità. Un paio di anni fa, infatti, è stato utilizzato qualcosa di simile ad Ifa, alla fiera di Berlino, dove si poteva pagare attraverso lo scatto di un selfie. Era un primo passo verso la tecnologia utilizzata dal colosso cinese che si avvale del sistema Face++, sviluppato da una startup cinese chiamata “Megvii”.

Cosa ne penso dello smile to pay?
Ritengo che l’obiettivo di Alibaba sia quello di attrarre un target sempre più giovane anche se personalmente ritengo che simili strategie hanno vita breve: attirano immediatamente l’attenzione per la novità e la particolarità del prodotto e/o servizio descritto ma superata questa fase non destano più interesse specialmente nei consumatori più giovani costantemente alla ricerca di novità. Se l’obiettivo è quello di rendere l’esperienza d’acquisto varia e fluida direi che esistono o si possono creare sistemi di pagamento più semplici, immediati ed utili al consumatore finale. Per concludere ritengo che smile to pay sia più una strategia di marketing orientata alla reputazione del brand che al cliente. La notizia che si può “pagare con un sorriso” avrà sicuramente fatto il giro del web facendo così promozione al marchio Alibaba.

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