I brand nella nostra mente
Stamattina, in una delle pagine Facebook che parlano di Marketing che seguo abitualmente per rimanere costantemente aggiornato, ho letto un articolo sulla “Branded in memory” dove si faceva riferimento ad un esperimento condotto da Signs, un e-commerce americano, su come i consumatori percepiscono i brand. Non è l’unico sondaggio sull’argomento ma mi ha colpito particolarmente per come è stato condotto lo studio e su come poi sono stati rappresentati i dati raccolti.
Le aziende, ogni anno, investono moltissimo in marketing con l’obiettivo di rendersi immediatamente riconoscibili dai potenziali consumatori. Tutti conosciamo il “baffo” della Nike o la “mela” di Apple. I marchi, infatti, sono le immagini più diffuse nella nostra società, ma tu sapresti ridisegnare alcuni celebri brand senza guardarli?
Per rispondere a questa domanda, Signs ha chiesto ad oltre 150 americani di disegnare a memoria i loghi di alcune tra le più celebri aziende del Nuovo Continente, alcune molto popolari anche in Italia.
I disegni realizzati dal campione preso in esame sono stati raggruppati per corrispondenza con il logo originale, partendo da quelli meno somiglianti fino a quelli molto fedeli all’originale. Ecco i risultati.
La ricerca ha evidenziato come non è necessario ricordare perfettamente tutti gli elementi grafici con cui è stato progettato un logo per riconoscerlo. Tutti noi, infatti, conosciamo benissimo chi è e cosa fa Apple, Nike o Burger King.
Nel caso di Adidas, invece, solo il 12 percento dei partecipanti al test è stato in grado di avvicinarsi all’ultima versione del logo del brand di abbigliamento. L’11% dei partecipanti ha disegnato 4 strisce e non 3), in pochi si ricordavano che la parola “adidas” è scritta interamente in lettere minuscole. Il 10% dei partecipanti ha disegnato il vecchio logo, quello con il trifoglio.
I dati relativi al logo Foot Locker hanno dimostrato come il 57 percento delle persone si ricordava dell’arbitro quale elemento principale del marchio, la metà si ricordava che le mani del personaggio rappresentato sono sui fianchi e il 60 percento ha rivolto il profilo nella direzione corretta, verso destra. Solo l’8% dei partecipanti è stato in grado di riprodurre quasi alla perfezione il logo Foot Locker.
Questa è la classifica dei brand che risultano più facili da ricordare. Sinceramente mi aspettavo un primo posto assoluto per Apple invece la medaglia d’oro va a Ikea.
In vetta alla classifica, il logo di Ikea con il 30% di riproduzioni quasi perfette del marchio e 56% valutate buone. Come mai Ikea è risultato il marchio vincitore o meglio il logo meglio riconosciuto dal campione di potenziali consumatori? Il merito di tale successo è dovuto alla semplicità degli elementi che costituiscono il logo: un rettangolo, un ovale e il nome in lettere maiuscole. Il marchio Ikea è quindi facile da ricordare e da riprodurre, non essendo accompagnato da un simbolo sostitutivo o integrato come gli altri marchi. Quello che ritenevo il logo vincente, quello della Apple, seppur molto minimale necessità di maggiore attenzione nei dettagli: da che parte va il morso? e la fogliolina? la mela ha il picciolo?
Sono stato talmente incuriosito da questa ricerca e dai suoi risultati che una volta arrivato in ufficio ho deciso di riproporre allo staff per verificarne la valenza e la difficoltà. Ho quindi riunito il team e carta e penna in mano ho chiesto di disegnare il logo di sei brand tra quelli proposti nella ricerca americana: Adidas, Apple, Ikea, Foot Locker, Burger King e Starbucks.
Ecco come la loro memoria li ricorda:
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